Matteo Zanotti Russo non è un divulgatore. È un esperto. Ma ha scelto di usare la penna come bisturi.
Nel suo libro “Le Big Biuti non cielo dikono!!1!”, smonta pezzo per pezzo l’architettura tossica su cui si regge oggi la comunicazione cosmetica online.
“L’ignoranza è il vero ingrediente attivo dei cosmetici digitali. E nessuno legge l’etichetta.”
Il testo si legge come un manifesto tecnico in forma di satira. Ma il cuore è politico. Etico. Civile.
Zanotti Russo non urla. Ma inchioda. E queste sono le 5 verità che Senza Soste raccoglie dalla sua opera, per chi ha il coraggio di fermarsi a leggere.
1.Il panico cosmetico è una costruzione culturale, non scientifica.
Il cosmetico oggi si vende per assenza: senza parabeni, senza siliconi, senza tutto.
Ma l’assenza non è un valore tecnico. È una scorciatoia semantica.
“Il mercato della purezza ha bisogno di un nemico. E se non esiste, lo inventa.”
2.La narrativa “green” non è inclusiva. È elitista.
Prodotti più cari, ingredienti meno efficaci, bollini rassicuranti… ma solo per chi se li può permettere.
“L’etica da scaffale esclude chi non ha il tempo o i mezzi per permettersela.”
Zanotti parla di greenwashing etico, di finta sostenibilità, di cosmesi da status symbol.
Una crema può essere perfettamente sicura, ma se un’app la segna in rosso, è finita.
Zanotti racconta episodi di aziende costrette a ritirare prodotti per “percezioni sbagliate”.
“Oggi l’errore non è scientifico. È reputazionale.”
4.Le app INCI non sono strumenti. Sono oracoli tossici.
Funzionano con semafori, simboli, rating senza contesto. Semplificano l’incertezza e trasformano la disinformazione in fiducia.
“La scienza non è mai verde o rossa. È grigia. Ma grigio non è virale.”
5.Il consumatore ha bisogno di pensiero critico, non di rassicurazione.
“Parabene” è diventata una parola sporca. “Naturale” è diventato sinonimo di sicuro. Ma nessuno si chiede: chi sta guadagnando dalla mia paura?
“Non serve sapere tutto. Ma serve capire quando ci stanno manipolando.”
Zanotti Russo scrive da un luogo raro: l’interno del sistema.
Non si posiziona come guru, né come ribelle. Ma come tecnico con dignità politica.
Il suo attacco non è contro il marketing. È contro l’ignoranza organizzata.
Quella che trasforma il consumatore in credente, e il prodotto in pretesto narrativo.
Lo so, è fastidioso sentirlo. Ma è proprio qui che si gioca tutto.
“Le Big Biuti non cielo dikono!!1!” è un libro che usa l’ironia come leva e il rigore come zavorra.
Non si vende bene. Ma si legge con vergogna. Quella buona.
Perché chi ha creduto a tutto, un giorno dovrà disimparare.
E per farlo, serve chi ha il coraggio di dire: “guardati prima tu, non solo l’etichetta.”
Il libro è disponibile su: https://www.angelconsulting.eu/libro-matteo-zanotti-russo/









