ROMA (REUTERS) – Gli incendi alimentati dai venti caldi hanno spazzato il sud Italia giovedì (12 agosto), il giorno dopo che una stazione di monitoraggio in Sicilia ha registrato temperature di 48,8 gradi C, che alcuni scienziati ritengono essere le peggiori più alte della storia europea.
Il record di temperatura, che deve ancora essere verificato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, è stato registrato nei pressi della città di Siracusa, nel sud-est dell’isola di Sicilia.
“Se i dati verranno convalidati, potrebbero diventare il valore più alto mai registrato in Europa, superando il precedente record di 48 gradi misurati ad Atene il 10 luglio 1977”, ha scritto il meteorologo Manuel Mazzoleni su 3Bmeteo.com, un sito web specializzato.
I vigili del fuoco hanno dichiarato su Twitter di aver effettuato più di 500 operazioni in Sicilia e Calabria nelle ultime 12 ore, impiegando cinque aerei per cercare di spegnere le fiamme dall’alto.
Hanno detto che la situazione è ora “sotto controllo” sull’isola.
I media locali hanno riferito che alberi e terreni stavano bruciando nelle montagne delle Madonie, a circa 100 km dal capoluogo siciliano Palermo e nella piccola cittadina di Linguaglossa, alle pendici del vulcano Etna.
“La nostra cittadina è stata effettivamente invasa da un incendio. È una catastrofe… Stiamo vivendo tempi molto tristi”, ha detto Giovanna Licitra, del villaggio di Giarratana, nel sud dell’isola, colpito mercoledì dagli incendi.
Gravi danni sono stati segnalati anche in Calabria, punta dello “stivale” d’Italia, dove alcune famiglie hanno lasciato le loro case e mercoledì un uomo è morto.
Le temperature dovrebbero aumentare in diverse città italiane, compresa la capitale Roma, venerdì, quando l’ondata di caldo potrebbe raggiungere il suo picco, secondo un bollettino del ministero della Salute.