L’intelligenza artificiale (IA) evoca sempre immagini di film di fantascienza, con robot minacciosi e scenari apocalittici. É vero tutto il contrario. Infatti, questa tecnologia ha diverse applicazioni, per tutte le industrie e per i cittadini, ed ha molti vantaggi. In poche parole, l’IA é un insieme di processi, software ed innovazioni che mimano le azioni degli essere umani con sistemi come il riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio umano.
Questa definizione ufficiale evoca ancora scenari da fantascienza, ma la realtà è che questa tecnologia può migliorare lo stile di vita di tutti i cittadini cosí come può migliorare i processi produttivi, rendendoli più efficienti e meno costosi. Tra polemiche, norme dei governi mondiali ed aggiornamenti, l’IA potrebbe essere presto la nuova tecnologia di cui il mondo non potrá fare a meno.
Le novitá IA in Italia e nel mondo
Il gigante tech americano Google é sicuramente una delle compagnie all’avanguardia per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Per Google, il passo dalla produzione del gruppo di continuitá di RS per i personal computer fino allo sviluppo dell’IA é stato quasi ovvio. E, tra i tanti mercati di ricerca e di investimento di Google, ora c’é anche l’Italia. Proprio per questo, nel 2023, il gigante tech statunitense ha lanciato il Social Innovation Fund
da 3 milioni di euro dedicato allo sviluppo di ogni forma di IA.
Il fondo é a disposizione di enti come quelli non profit, civici, imprese sociali e per istituzioni di ricerca che vogliono unire l’innovazione tecnologica ad un impatto positivo sulle comunità locali e sul pianeta intero. Infatti, l’IA può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente ed a uno sviluppo sociale ed economico sostenibile.
“Siamo felici di poter contribuire a rendere l’IA una grande opportunità di crescita per l’Italia,” ha detto Melissa Ferretti Peretti, VP e Country Manager di Google in Italia, “é una trasformazione che affrontiamo in modo responsabile e con un approccio collaborativo.”
Infatti, le imprese italiane non hanno ancora nemmeno scalfito il potenziale dell’intelligenza artificiale, che non è ancora molto diffusa in Italia. Sicuramente non lo è tanto quanto lo é in Giappone, dove anche i gatti beneficiano dell’IA. Grazie ad un’applicazione gratuita, i proprietari di felini possono scoprire se il loro animale ha dolori o malattie. L’app si basa sulle espressioni facciali dei gatti, animali che spesso non manifestano il proprio disagio, sulla posizione delle orecchie e sui baffi per fornire un quadro preciso (90%) della salute del gatto.
In Germania, la multinazionale Bosch sta giá sfruttando le potenzialitá dell’IA. Non per gli animali domestici, ma per i veicoli. L’intelligenza artificiale potrebbe permettere a Bosch di sviluppare prodotti e le soluzioni per i consumatori efficaci, mentre i suoi 300 ricercatori usano l’IA per creare un ciclo produttivo automatizzato ed efficiente. Anche la Tunisia, un mercato diverso, ha recentemente annunciato una Società per l’intelligenza artificiale che ha lo scopo di promuovere l’IA in tutta la nazione nordafricana.
Tutto questo mentre un programma di IA traduce la scrittura cuneiforme, la più antica forma di scrittura conosciuta, grazie ad una traduzione automatica neurale. Non ancora molto precisa, ma comunque un miglioramento per i ricercatori.