Non sarà un’esagerazione affermare che la cucina italiana è la preferita di molti. Dalle vecchie ricette di famiglia alla pasta fatta in casa e alle pizze cotte a legna nei ristoranti vintage, la scena gastronomica italiana è più di quanto tu possa immaginare.
E se ci saranno segnalazioni, il cibo italiano e il suo patrimonio saranno probabilmente riconosciuti ufficialmente dall’UNESCO.
Secondo quanto riferito, il governo italiano alla fine di marzo 2023 ha annunciato ufficialmente che stava nominando la cucina del paese come elemento del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Il dossier di candidatura sottolinea l’impatto che ha avuto nel plasmare la diversità bioculturale del paese. Il dossier ha definito la cucina italiana come “un insieme di pratiche sociali, riti e gesti basati sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano”, come afferma l’Agenzia Europea per l’Alimentazione.
Non è la prima volta che il cibo italiano è sul radar dell’UNESCO. Si racconta che nel 2017 la produzione della pizza napoletana – l’arte del pizzaiolo napoletano – sia stata inserita nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. La tutela, dettata annualmente, comprende “pratiche ed espressioni culturali del patrimonio immateriale”, secondo il sito dell’Unesco.
I rapporti suggeriscono che una decisione non verrà presa fino a dicembre 2025, tuttavia presto verranno rilasciate ulteriori informazioni sui piani per garantire che l’Italia e il suo cibo siano continuamente discussi.
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