I tempi cambiano, e con loro ci si adegua a nuove prestazioni, ad un nuovo design e all’estetica che si va adattando alle nuove esigenze degli automobilisti. Negli ultimi anni abbiamo assistito a prototipi di diverso genere, e tra quelli di maggior spicco rientrano sicuramente gli ultimi modelli Tesla.
Il mercato delle quattro ruote cambia costantemente, e non si tratta più di “moda”, e neanche di trend. Quello che sta accadendo alle automotive è un nuovo adattamento a delle abitudini che fino ad oggi non sono esistite.
Il design al centro del futuro delle automotive
Il primo cambiamento delle automotive sarà prettamente estetico. Ne è un esempio la nuova Polestar 2, il cui progetto di design è stato affidato al car designer Thomas Ingenlath. Non è detto che tutti i prototipi si ispireranno a questo modello, ma siamo consapevoli che l’inclinazione estetica è molto vicina a quest’ultimo.
Nel caso specifico della Polestar 2, la carrozzeria è stata definita “Fastback“, poiché l’assetto è molto sportivo. Il portellone posteriore è più rialzato rispetto ad una classica berlina, ma anche maggiormente inclinata rispetto ad una station wagon.
Dunque un mix che dà il risultato sperato: un’auto spaziosa, sportiva e allo stesso tempo elegante. Anche gli interni saranno ridimensionati e ridisegnati per regalare piacere agli occhi umani. Così come su Polestar 2, saranno richiamate delle linee molto fini e pulite, che restituiscono un senso di piacere estremo.
Negli abitacoli saranno presenti dei componenti meccanici e non più analogici, anche per regalare maggior comfort agli automobilisti che quotidianamente sono soggetti allo stress nel traffico, e qualsiasi movimento in più – anche quello più banale – sembra estremo e faticoso.
Non dimentichiamo la presenza degli infotainment, che resta essenziale per gli automobilisti che vogliono avere tutto a portata di mano: dalla connessione bluetooth ai multimedia, dall’accesso alle mappe ai messaggi vocali, e così via.
Come è cambiata l’aerodinamica delle auto negli anni
Un aspetto non meno importante è l’aerodinamica, la stessa che interagisce tra la reazione di un corpo solido quando entra in contatto con la dinamica dei gas, come potrebbe essere l’aria. Nelle automobili questo comportamento studia l’atteggiamento nei confronti dei flussi di aria che si manifestano quando la vettura è in movimento.
L’obiettivo degli ingegneri e progettisti, è sempre stato quello di ridurre i consumi delle auto tramite un minor resistenza delle vetture quando entrano a contatto con l’aria. Il primo prototipo funzionante lo si deve al designer Paul Jaray, che fu in grado di costruire un’auto dalla forma aerodinamica performante.
Lo stesso Jaray presentò il suo brevetto negli uffici di Berlino, in cui era contenuta la descrizione della sua creazione:
“La parte inferiore della carrozzeria ha la forma di una carrozzeria semi aerodinamica e copre il telaio con le ruote, il vano motore e l’abitacolo. La superficie inferiore è uniforme e corre parallela alla superficie del fondo. Su questa parte principale è impostata una carrozzeria aerodinamica sostanzialmente più stretta, che è sostenuta da una struttura simile a un telaio, che da parte sua si sviluppa sullo chassis”.
Se è pur vero che in quegli anni il modello di Jaray fu una vera e propria rivoluzione, allo stesso tempo la vera rivoluzione venne proposta da Wunibald Kamm, che ridimensionò la coda posteriore delle vetture a quattro ruote, compattandola per darle una forma meno ingombrante.
Questa idea venne riproposta dai produttori di auto più importanti al mondo, tanto che la nota “coda di Kamm“, oggigiorno è ancora presente nei modelli Chevrolet Corvette e nella Toyota Prius. Il principio di aerodinamica è performante allo stesso modo, con la differenza che assisteremo ad una coda sempre più “corta” e un assetto sempre più sportivo ed elegante.
Le prestazioni dei nuovi modelli futuristici: spazio ai comfort e all’eco-sostenibilità
Più che prestazioni futuristiche – quelle le lasciamo alle vetture da corsa – i produttori di quattro ruote sembrano sempre più orientati all’ecosostenibilità e ai comfort. Basti pensare alle nuove vetture a guida autonoma, progettate per dare più comfort e risultare meno stressanti alla guida.
L’idea è quella in un futuro non troppo lontano, di dar spazio alle vetture a propulsione elettrica. Questo si traduce in un risparmio economico, in un impatto ambientale sempre più basso, e un cambio generazionale.
Il Governo – almeno quello italiano – è predisposto ad investire nel futuro elettrico, tanto che propone incentivi per comprare nuovi veicoli a propulsione elettrica, ed impone sempre più limiti e restrizioni sulla circolazione dei mezzi più inquinanti (come le Zone a Traffico Limitato nelle grandi città).
Attualmente la prospettiva di depotenziare i nuovi veicoli è sempre più attuale, visto che le vetture elettriche per essere più potenti hanno bisogno di batterie altrettanto forti. In futuro ci aspettiamo che per puntare all’elettrico e allo stesso tempo alla potenza, occorrerà migliorare lo stato delle batterie.
Ci aspettiamo quindi che i prezzi delle batterie caleranno, le performance supereranno le aspettative e potremmo goderci l’innovazione delle auto elettrificate.
Oltre al design e alle prestazioni, sarebbe opportuno parlare di noleggio auto, settore che ha rivoluzionato la share economy, favorendo molti automobilisti. Se volete leggere molti articoli completi sull’argomento vi consigliamo il blog di Finrent.