BRUXELLES (REUTERS) – L’autorità di regolamentazione dei farmaci dell’Unione Europea (Ue) ha dichiarato lunedì (27 settembre) che stava valutando se una dose di richiamo del vaccino Covid-19 di Moderna potesse essere somministrata almeno sei mesi dopo la seconda iniezione della doppia dose. regime in persone di età superiore a 12 anni.
La revisione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) arriva dopo la sua dichiarazione della scorsa settimana che prevede di decidere all’inizio di ottobre se approvare un richiamo per il vaccino Pfizer-BioNTech, quasi un mese dopo l’inizio del processo di valutazione.
Sebbene le autorità europee non abbiano ancora approvato alcun richiamo per i vaccini contro il coronavirus, a differenza delle loro controparti americane, l’aumento dei casi e le infezioni emergenti potrebbero spingerle ad adottare ulteriori misure precauzionali.
“Mentre l’EMA e l’ECDC (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) non considerano urgente nella popolazione generale la necessità di dosi di richiamo del vaccino contro il Covid-19, l’EMA sta valutando la presente domanda per garantire che le prove siano disponibili per sostenere dosi aggiuntive secondo necessità”, ha affermato il regolatore Ue.
La domanda per il vaccino Moderna, chiamato Spikevax, è stata presentata dalla società statunitense e include i risultati di una sperimentazione in corso.
Molti paesi dell’UE hanno deciso di somministrare una dose di richiamo, sebbene debbano affrontare rischi legali più elevati in quanto non esiste un’approvazione formale da parte dell’EMA, una decisione che il regolatore ritiene meritevole.