L’India ha finalmente deciso di riprendere l’operatività dei voli internazionali dal 15 dicembre 2020, dopo una pausa di 20 mesi. Tuttavia, in considerazione dell’aumento dei casi di COVID-19 in alcuni paesi, il governo indiano sta adottando un approccio cauto e ha vietato i voli da e per circa 14 paesi, tra cui Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Sud Africa, Finlandia, Brasile, Bangladesh, Cina, Botswana, Mauritius, Nuova Zelanda, Zimbabwe e Singapore. Tuttavia, gli accordi con le bolle d’aria con questi paesi continueranno.
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Secondo quanto riferito, la decisione è stata presa in consultazione con il Ministero della Salute, vista la situazione del COVID in tutto il mondo, in particolare l’emergere di nuove varianti.
I rapporti indicano che il Ministero dell’aviazione civile, governo indiano, ha già notificato alle compagnie aeree che possono iniziare voli di linea da metà dicembre e verso tutte le nazioni tranne i 14 paesi, con i quali l’India continuerà a volare.
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Le normali operazioni di volo internazionale sono state sospese nel marzo 2020 a seguito della pandemia di COVID. Il Ministero dell’Aviazione Civile ha persino avviato voli da Vande Bharat per trasportare indiani provenienti da altri paesi che sono rimasti bloccati lì a causa della pandemia di COVID. Il ministero ha inoltre avviato accordi per le bolle d’aria dopo il volo Vande Bharat con alcuni paesi per consentire i viaggi internazionali.
Ieri, il segretario del MoCA Rajiv Bansal ha dichiarato di aspettarsi che le operazioni di volo internazionali tornino alla normalità entro la fine di quest’anno, poiché si aspetta che le normali operazioni di volo internazionali riprendano presto.
Inoltre, il MoCA ha affermato che la decisione di riprendere i voli internazionali a metà dicembre è stata presa in consultazione con il Ministero della salute e del benessere familiare e dovrebbe avvantaggiare l’industria aeronautica che sta soffrendo gli effetti del COVID-19.