Secondo l’ultimo aggiornamento sui ghepardi nel Parco nazionale di Kuno, i funzionari forestali statali e gli esperti di fauna selvatica hanno sottolineato che il Parco nazionale di Kuno, l’attuale dimora dei ghepardi, potrebbe non avere uno spazio adeguato per tutti.
A seguito di questa valutazione, è stata presa la decisione di assegnare ulteriori case per i ghepardi. A tal fine, funzionari forestali ed esperti di fauna selvatica hanno identificato altri siti: Gandhisagar Wildlife Sanctuary e Nauradehi Wildlife Sanctuary nel Madhya Pradesh, e Bhainsrorgarh Wildlife Sanctuary e Shahgarh Bulge a Jaisalmer, Rajasthan.
Tuttavia, questo è un piano a lungo termine e richiederà un’ulteriore valutazione da parte dei dipartimenti forestali statali e degli esperti di fauna selvatica. Una valutazione più approfondita verrà effettuata una volta terminata la stagione dei monsoni a settembre. Fino ad allora, i funzionari forestali terranno d’occhio gli home range stabiliti da questi ghepardi.
Questo trasferimento attento e pianificato viene effettuato al fine di stabilire una metapopolazione (un gruppo di popolazioni della stessa specie spazialmente separato). Il piano è di replicare lentamente e con attenzione il trasferimento dei ghepardi anche in altre parti del paese. Recentemente, tre dei 20 ghepardi trasferiti sono morti. Questi ghepardi sono stati introdotti in India nell’ambito del Progetto Cheetah, il primo progetto di reinsediamento transcontinentale in Asia. Secondo i rapporti, i restanti ghepardi nel Parco Nazionale di Kuno sembrano cacciare da soli e mostrano una buona salute e il loro comportamento naturale in natura.
Attualmente, alcuni di questi ghepardi sono ancora nei campi di acclimatazione. Secondo i rapporti, di quelli ancora nei campi di acclimatazione, cinque saranno rilasciati in natura prima dell’inizio dei monsoni (a giugno).