MOSCA (AFP) – Giovedì (23 settembre) il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny ha accusato Google e Apple di agire come “complici” del Cremlino dopo che le aziende hanno ritirato la sua app di voto durante le elezioni parlamentari della scorsa settimana.
“Se qualcosa mi ha sorpreso nelle ultime elezioni, non è stato il modo in cui (il presidente Vladimir) Putin ha forgiato i risultati, ma l’obbedienza con cui l’onnipotente Big Tech è diventato suo complice”, ha detto Navalny su Twitter.
Apple e Google hanno rimosso l’app “Smart Voting” gestita dall’opposizione che consigliava i sostenitori su come eliminare gli alleati del Cremlino all’apertura delle urne in Russia lo scorso venerdì.
Gli alleati di Navalny hanno accusato i giganti della tecnologia di “censura”.
Il critico del Cremlino imprigionato ha affermato che i giganti della tecnologia erano gestiti da persone “codarde e avide”.
“Ci parlano di ‘rendere il mondo un posto migliore’, ma dentro sono bugiardi e ipocriti”, ha detto.
Navalny si è anche detto “terribilmente turbato e deluso” da Pavel Durov, capo dell’app di messaggistica di Telegram. Anche il bot Smart Voting è scomparso dall’app durante le elezioni.
Il russo Durov ha detto che sta seguendo Apple e Google, che “stabiliscono le regole del gioco per sviluppatori come noi”.
Fonti che hanno familiarità con la decisione di Google e Apple hanno affermato che la mossa è stata presa su pressione delle autorità russe, comprese le minacce di arrestare i dipendenti locali del gigante tecnologico.
Il Cremlino ha accolto con favore la misura, affermando che i giganti della tecnologia hanno rispettato “la lettera e lo spirito” della legge russa.
L’opposizione russa ha accusato le autorità di brogli elettorali di massa dopo un voto di tre giorni in cui il partito al governo Russia Unita ha vinto a larga maggioranza.
Le elezioni sono arrivate dopo una forte repressione degli oppositori di Putin.
Navalny, che è stato arrestato a gennaio e ha visto i suoi alleati arrestati o fuggire dal Paese e le loro organizzazioni bandite, ha comunque cercato di ridurre la presa del Cremlino sul parlamento dietro le sbarre.