ROMA (AFP) – Il cratere sud-orientale dell’Etna è cresciuto in altezza dopo sei mesi di attività, ha detto martedì (10 agosto) l’agenzia italiana di monitoraggio dei vulcani, rendendo il vulcano attivo più alto d’Europa il più alto d’Europa.
Il cratere più giovane e attivo del famoso vulcano ha raggiunto un nuovo record di 3.357 metri sul livello del mare, ha affermato l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con sede nella città siciliana di Catania.
“Grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari, il cratere di sud-est è ora molto più alto della sua ‘sorella maggiore’, il cratere di nord-est, per 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna”, ha scritto l’INGV in un comunicato stampa.
Circa 50 episodi di cenere e lava che fuoriescono dalla bocca del cratere da metà febbraio hanno portato a una “cospicuo trasformazione del profilo del vulcano”, con le sue dimensioni calcolate utilizzando immagini satellitari.
Il cratere nord-orientale dell’Etna ha raggiunto un’altezza record di 3.350 metri nel 1981, ma un crollo al suo bordo l’ha ridotto a 3.326 metri, registrato nel 2018.
Il cratere sta rilasciando fumo e cenere da febbraio, mentre rappresenta un piccolo pericolo per i villaggi circostanti.
Il governo siciliano ha stimato a luglio che finora erano state eliminate 300.000 tonnellate di ceneri.
La cenere disturba le aree circostanti, sporcando le strade, rallentando il traffico e danneggiando i raccolti.
A Catania, a due ore di macchina dal vulcano, Tania Cannizzaro, in pensione, ha detto all’AFP che l’Etna era bellissimo e una seccatura, con la cenere che a volte cadeva “come pioggia”.
“A seconda del vento, i brontolii del vulcano raggiungono Catania e fanno tremare le finestre”, ha detto, aggiungendo che la cenere oscura le strade e i balconi.
“Ma c’è anche lo spettacolo, soprattutto di notte, quando vedi questa piuma rossa che si muove”.