LONDRA (REUTERS) – Gli attivisti ambientalisti che hanno provocato il caos nel traffico di Londra due anni fa hanno detto mercoledì (18 agosto) che la prossima settimana avvieranno un’azione di due giorni incentrata sul distretto finanziario della capitale, che incolpano di aver contribuito a guidare il cambiamento climatico.
Extinction Rebellion (XR), che ha regolarmente organizzato manifestazioni in tutto il Regno Unito contro banche, istituzioni finanziarie, compagnie energetiche e organizzazioni dei media, ha affermato di aspettarsi che migliaia di attivisti partecipino alle sue “inquietanti” proteste, che inizieranno lunedì prossimo.
“Prenderemo di mira la City di Londra perché è tempo che le persone capiscano il vero contributo del Regno Unito a questa crisi”, ha detto ai giornalisti l’avvocato e attivista XR Tim Crosland.
“La City di Londra è l’arcifinanziatore dell’economia del carbonio. Supporta il 15% delle emissioni globali di carbonio. Ospita compagnie petrolifere e del gas BP, Shell, Glencore, angloamericane e russe come Gazprom e Rosneft”.
The Extinction Rebellion ha paralizzato gran parte del centro di Londra per 11 giorni di azione nel 2019, portando la sua causa alla ribalta, ma anche suscitando critiche da parte di alcuni politici che hanno affermato che la polizia era stata troppo indulgente.
La pianificata “Ribellione impossibile” comporterà occupazioni di siti e marce attraverso il distretto finanziario della capitale.
Il gruppo ha rifiutato di fornire dettagli sugli obiettivi, ma ha affermato che non vi erano piani per dirigere il trasporto pubblico.
La mossa coinciderà con uno sciopero pianificato da un sindacato ferroviario la prossima settimana, che secondo l’operatore dei trasporti della capitale potrebbe causare gravi disagi.
Extinction Rebellion vuole una risposta di emergenza da parte dei governi e un massiccio cambiamento nelle industrie inquinanti per evitare gli scenari di devastazione peggiori delineati dagli scienziati.
Un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) all’inizio di questo mese ha avvertito che il riscaldamento globale era pericolosamente vicino a una spirale fuori controllo, con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che lo ha definito un “codice rosso per l’umanità”.
La Gran Bretagna ospiterà la conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP26 entro la fine dell’anno, che cercherà di strappare ai governi un’azione per il clima più ambiziosa e il denaro per finanziarla.