Un attacco di panico è un problema comune che affligge tantissime persone econsiste nella manifestazione di sintomi come tachicardia, sensazione di ansia molto intenza, fiato corto, palpitazioni, nausea, brividi e vampate di calore. Tutti coloro che ne hanno provato almeno una volta nella vita, descrive gli attacchi di panico come un’esperienza terribile sia per l’intensità con cui si verifica, sia perchè si presentano in momenti improvvisi ed inaspettati, portando con loro una conseguente paura di un nuovo attacco.
Avere paura degli attacchi di panico rende quindi difficile compiere le azioni quotidiane più semplici come viaggiare in autobus, uscire di casa da soli, guidare, passare del tempo in mezzo a tanta gente o in fila d’attesa, diventando dei veri e propri schiavi del panico.
Fortunatamente esistono tanti metodi diversi per imparare a gestire questo problema nel quotidiano: a partire dalla psicoterapia sfruttando l’aiuto di personale qualificato (magari affidandosi al Dottor Festo Terenzio psicologo), fino ad arrivare ad utilizzare semplici metodi di autogestione. Vediamo quindi quali sono le principali strategie da mettere in atto per combattere gli attacchi di panico:
Imparare a riconoscere un attacco di panico
La prima cosa da fare per gestire un attacco di panico è quella di saperlo riconoscere e differenziare da altre esperienze come, ad esempio, un leggero innalzamento dell’ansia. Anche se ansia, attacchi di ansia ed attacchi di panico nascano dalle stesse motivazioni e facciano provare sensazioni di malessere simili tra loro, a conti fatti risultano essere molto diversi tra loro.
Quando si prova una sensazione di ansia si iniziano a provare delle modificazioni fisiche quotidianamente soprattutto quando si sta vivendo un periodo di forte stress o pressione e, di conseguenza, un attacco di ansia avviene quando le sensazioni fisiche legate all’ansia diventano particolarmente intense.
Un attacco di panico è invece una manifestazione di ansia portata all’estremo: tutti i sintomi, infatti, vengono percepiti in maniera molto più intensa e dolorosa. A differenza di un attacco di ansia, inoltre, gli attacchi di panico non sono costanti per un intero periodo di tempo ma ha sempre un inizio ed una fine (che in genere varia dai dieci minuti ai trenta, nei casi più gravi) dopo la quale il soggetto si ritrova a sentirsi molto stanco. Perciò se si pensa di avere avuto un attacco di panico della durata di 3 ore, è probabile invece che si abbia avuto un attacco di ansia particolarmente intenso.
Un’altra caratteristica utile per riconoscere un attacco di panico è il fatto che sia spesso accompagnato ad una paura irrazionale di morire, perdere il controllo o impazzire.
Mettere in atto piccoli accorgimenti quotidiani
Imparare piccoli accorgimenti da poter sfruttare durante le giornate è utile sia per gestire che per prevenire l’arrivo di un attacco di panico. Uno di questi è senza dubbio quello di evitare il fumo e le bevande contenenti caffeina: entrambe le cose, infatti, possono provocare attacchi di panico, motivo per cui è utile astenersi totalmente dal loro utilizzo.
Altro consiglio è quello di controllare il proprio respiro, prevenendo il più possibile lo stato di iperventilazione (che è la causa di molte sensazioni fastidiose come quella di avere un peso sul petto o la sensazione di stare per svenire). Fermarsi e prendersi del tempo per respirare in maniera profonda può essere di grande aiuto sia per ridurre l’intensità dei sintomi degli attacchi, sia per imparare a calmarsi in maniera autonoma durante ogni episodio ansioso.
Infine, è molto utile iniziare a praticare delle tecniche di rilassamento in maniera regolare come lo yoga, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo. Includere queste attività nella propria routine giornaliere è il metodo migliore per rinforzare la risposta di rilassamento del corpo e diminuire i livelli di stress che sono coinvolti in un attacco di panico.