Recenti risultati di ricerche hanno rivelato che gli adolescenti (di età compresa tra 13 e 17 anni) provenienti da ambienti socioeconomici inferiori che trascorrono un tempo moderato online dopo un’esperienza stressante affrontano le avversità molto meglio di coloro che evitano completamente la tecnologia digitale o trascorrono diverse ore online.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Clinical Psychological Science.
“Gli adolescenti sono intelligenti e usano la tecnologia a proprio vantaggio. Poiché gli adolescenti in ambienti svantaggiati tendono ad avere meno supporto locale, lo studio ha cercato di scoprire se l’impegno online ha aiutato a ridurre il loro stress”, ha detto l’autore principale Kathryn Modecki con Menzies Health Institute and School di Psicologia Applicata alla Griffith University.
Modecki ha aggiunto: “C’è stata la tendenza a ritenere che l’uso della tecnologia da parte degli adolescenti sia negativo e dannoso, ma questo ampio presupposto non è confermato da ciò che sappiamo sulla fase di sviluppo dell’adolescenza”.
Per raccogliere dati di prima mano su adolescenti e tecnologia, i ricercatori hanno fornito iPhone a più di 200 adolescenti che vivono in ambienti socioeconomici bassi. Agli adolescenti è stato chiesto di riferire di utilizzare la tecnologia, i fattori di stress e le emozioni cinque volte al giorno per una settimana mentre utilizzano gli iPhone proprio come farebbero con gli smartphone personali.
I dati sono stati utilizzati per confrontare gli stati emotivi di adolescenti che hanno usato la tecnologia in modo moderato, eccessivo o che non l’hanno usata per affrontare lo stress.
I risultati hanno rivelato che gli adolescenti che si sono impegnati con la tecnologia con moderazione nelle ore successive a una situazione stressante si sono ripresi più prontamente e hanno sperimentato meno picchi di emozioni negative, come tristezza e preoccupazione, rispetto agli adolescenti che non usavano la tecnologia o che usavano abitualmente la tecnologia come meccanismo di coping.
“Abbiamo trovato un perfetto effetto ‘Riccioli d’oro’, in cui quantità moderate di coping online hanno aiutato a mitigare le ondate di emozioni negative e i cali di felicità”, ha detto Modecki. “Di fronte ai fattori di stress quotidiani, quando gli adolescenti sono stati coinvolti nella ricerca di supporto emotivo, hanno sperimentato un migliore sollievo dallo stress a breve termine”.
Secondo i ricercatori, lo spazio online non serve solo come distrazione a breve termine, ma come risorsa per gli adolescenti per trovare supporto e informazioni su ciò che li preoccupa. Livellando il campo di gioco per l’accesso a queste informazioni e supporto, questa strategia di coping può essere particolarmente pertinente per gli adolescenti in contesti a basso reddito.
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