LONDRA (REUTERS) – La Gran Bretagna mercoledì (22 settembre) chiederà a Cina e Russia di raggiungere un accordo internazionale coordinato per evitare che l’Afghanistan diventi un rifugio per i militanti, secondo una dichiarazione del cancelliere britannico, Liz Truss alle Nazioni Unite.
I cancellieri di Gran Bretagna, Cina, Russia, Stati Uniti e Francia incontreranno il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
La Gran Bretagna, che attualmente coordina il cosiddetto gruppo P5 dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, utilizzerà l’incontro per chiedere una maggiore cooperazione per migliorare la sicurezza internazionale, con un focus particolare sull’Afghanistan.
La rapida conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani in seguito al ritiro delle truppe di Stati Uniti, Regno Unito e Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) il mese scorso ha sollevato timori che il paese possa essere nuovamente utilizzato come campo di addestramento per i militanti islamici.
“Se vogliamo impedire che l’Afghanistan diventi un rifugio per il terrorismo globale, la comunità internazionale – comprese Russia e Cina – deve agire all’unisono nel suo coinvolgimento con i talebani”, ha detto Truss in una dichiarazione prima dell’incontro.
I talebani hanno promesso che non lasceranno l’Afghanistan, dove Osama bin Laden ha pianificato gli attacchi dell’11 settembre 2001, quando erano al potere, per diventare ancora una volta un rifugio sicuro per i gruppi che pianificano di attaccare l’Occidente.
La scorsa settimana, in una riunione di un blocco di sicurezza guidato da Cina e Russia, il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che le “parti rilevanti” in Afghanistan dovrebbero sradicare il terrorismo e che la Cina avrebbe fornito maggiori aiuti al paese nell’ambito delle sue capacità.
Il presidente russo Vladimir Putin ha usato un discorso allo stesso vertice per dire che la Russia ha bisogno di lavorare con il governo talebano e che le potenze mondiali dovrebbero considerare lo scongelamento dei beni dell’Afghanistan.